Cos'è schiavitù in america?

La schiavitù in America era un sistema economico e sociale in cui gli schiavi neri erano considerati proprietà e venivano trattati come merce da acquistare, vendere e sfruttare.

L'istituzione della schiavitù in America risale al XVII secolo, quando le prime colonie inglesi iniziarono a introdurre l'importazione di schiavi africani per soddisfare la crescente domanda di lavoro nelle piantagioni di tabacco e nelle fattorie. Nel corso dei secoli, la schiavitù si diffuse in tutto il Sud degli Stati Uniti, dove il clima e il suolo erano favorevoli per l'agricoltura e le grandi piantagioni.

Gli schiavi venivano acquistati tramite il commercio degli schiavi atlantici, che coinvolgeva la cattura e la vendita di africani da parte di stregoni e commercianti nell'Africa occidentale, il loro trasporto forzato attraverso l'Oceano Atlantico sulla cosiddetta "tratta degli schiavi", e la loro vendita e distribuzione alle piantagioni americane.

Gli schiavi erano costretti a lavorare duramente nei campi, nelle miniere e nelle piantagioni, compiendo una vasta gamma di mansioni agricole e domestiche. Erano sottoposti a condizioni di vita estreme, scarsa igiene, malnutrizione e violenze fisiche e sessuali da parte dei loro proprietari. Non avevano diritti legali, non potevano sposarsi né formare famiglie e non avevano accesso all'istruzione o alla proprietà.

La schiavitù in America ebbe profonde implicazioni politiche, sociali ed economiche. Diventò sempre più difficile per i proprietari degli Stati del Sud immaginare una società senza schiavi, poiché il lavoro gratuito degli schiavi contribuiva notevolmente alla loro prosperità economica. La questione della schiavitù divenne uno dei principali punti di tensione tra i due principali schieramenti politici del paese, i cosiddetti Stati del Nord e del Sud, portando infine allo scoppio della Guerra Civile Americana nel 1861.

La schiavitù negli Stati Uniti fu ufficialmente abolita con la promulgazione del XIII emendamento della Costituzione nel 1865, dopo la fine della Guerra Civile. Nonostante l'abolizione della schiavitù, l'atteggiamento razzista persistette negli anni successivi e si tradusse in segregazione e discriminazione sistematica nei confronti degli afroamericani.